I piani di lavoro della cucina, comunemente detti top, possono essere realizzati in vari materiali. In commercio, infatti, ci sono così tanti tipi di rivestimento che sceglierne uno per la propria cucina è diventata un’impresa. Oggi ci occupiamo di top cucina in Okite, una “pietra” miliare tra le soluzioni che vi verranno proposte nei negozi di arredamento.
Okite è un materiale artificiale composto per il 93% da quarzo. Le particelle di quarzo vengono legate tra loro attraverso delle resine, circa il 6%, mentre il restante 1% sono pigmenti naturali che permettono di ottenere la svariata gamma di colorazioni con la quale questo prodotto si trova in commercio. La miscela così realizzata viene poi ridotta in lastre attraverso un processo di vibrocompattazione sottovuoto e sagomata per poter essere utilizzata come top da cucina.
Il punto di forza di questo materiale è senza dubbio l’elevata durezza, graffiarlo è impresa facile. Il quarzo, infatti, è la quarta pietra più resistente al mondo, è circa 5 volte più resistente del granito ed è, senza dubbio, il minerale più abbondate sulla crosta terrestre, 12% circa del suo volume. E’ una materia prima che non assorbe liquidi. L’elevata compattezza che raggiunge grazie al meccanismo del sottovuoto, unita alle proprietà idrofobe della resina, che non a caso viene ampiamente utilizzata nel settore nautico, riducono la percentuale di assorbimento di questo prodotto, e di conseguenza anche la probabilità di macchiarsi, prossima allo zero.
La manutenzione dei top cucina in Okite è davvero semplice. Per pulire è in genere sufficiente utilizzare un panno umido o una spugna abrasiva in caso di sporco ostinato.
Detergenti consigliati
Sapone di Marsiglia Chaint clair o Cif liquido per tutti i tipi di macchie.
Candeggina per macchie ostinate come rossetti, smalto per unghie, mercurio cromo, inchiostro, lucido da scarpe.
Viakal per rimuovere eventuali macchie di calcare.
Regole semplici da seguire.